N.B. I giudizi
– un bicchiere: discreto/buono
– due bicchieri: buono/ottimo
– tre bicchieri: eccellente.
Gambero Rosso – Vini d’Italia 2016
Gabutti, Meriame e Margheria: sono interamente concentrati nel territorio di Serralunga d’Alba i circa sette ettari vitati appartenenti all’azienda creata dalla famiglia Boasso negli anni Settanta. Ospitano le principali varietà di Langa, dalla barbera al dolcetto, dal moscato all’arneis, protagonisti in una gamma senza punti deboli, proposta anche nel grazioso agriturismo di famiglia. Ma sono i nebbiolo da Barolo a guidare stabilmente il gruppo: vinificati in modo tradizionale con affinamento in botti di medie dimensioni, si rivelano sempre più interessanti per il pregevole connubio di sobrietà e naturalezza espressiva. Gerarchie per certi versi ribaltate nella batteria curata da Franco Boasso in questa edizione della Guida. Gli ottimi Barolo Margheria e Gabutti ’11 sono superati in brillantezza aromatica e forza sapida dalla sorprendente Barbera d’Alba ’12. Ciliegia fresca, erbe da cucina, sottobosco, è tanto densa quanto agile e spontanea nel sorso.
Barbera d’Alba ’12 – Due bicchieri
Barolo del Comune di Serralunga d’Alba ’11 – Due bicchieri
Barolo Gabutti ’11 – Due bicchieri
Barolo Margheria ’11 – Due bicchieri
Barolo Margheria ’05 – Tre bicchieri
Barolo Gabutti ’10 – Due bicchieri
Barolo Gabutti ’09 – Due bicchieri
Barolo Margheria ’09 – Due bicchieri
Barbera d’Alba ’11 – Due bicchieri
Barolo del Comune di Serralunga d’Alba ’10 – Due bicchieri
Barolo Margheria ’10 – Due bicchieri
Barolo Serralunga ’09 – Due bicchieri
Dolcetto d’Alba ’13 – Due bicchieri
Gambero Rosso -Barolo Margheria | Gabutti Boasso
Questa cantina, dotata di ottimi cru di Serralunga quali Margheria e Gabutti, riesce a volte a raggiungere splendidi risultati. Come nel caso di questo 2011, che viene riportato tra le scommesse solo perchè effettivamente ancora un po’ chiuso e poco armonico, anche se con tutte le componenti più che in regola. Alla notevole importanza tecnica si abbina una dolce e morbida forza alcolica, mentre il naso è ispirato ad ampi sentori di prugna.
Gambero Rosso – Vini d’Italia 2011
E’ tutto a Serralunga il cuore dell’azienda fondata nel 1970 dalla famiglia Boasso. Poco più di quattro ettari dislocati nelle sottozone Gabutti, Marieme e Margheria, utilizzati per gli omonimi cru di Barolo e vinificati in modo tradizionale con maturazione in botti di medie dimensioni, riconoscibili per un mix spesso ben riuscito di eleganza e austerità. A completare la gamma ci sono Barbera e Dolcetto, nonchè Moscato, Arneis e Langhe Rosso della linea Grappoli, che è anche il nome del delizioso agriturismo di famiglia.
Non ce la fa per un’inezia il Barolo Margheria ’06 a bissare il risultato della scorsa edizione. E’ sempre un interpretazione molto coerente e personale di una vigna fra le più vocate di Serralunga, ideale per dare vita a Nebbiolo dal passo lungo; tuttavia la sua proverbiale austerità tannica forse sconfina questa volta in un eccessiva severità, non pienamente contrastata dal frutto. Le erbe officinali, la china, le speziem comunque, disegnano un naso già di grande fascino. Più indietro il Barolo Gabutti ’06, ancora da risolvere a pieno nello scheletro acido tannico ma anch’esso di ammirevole ampiezza e mobilità aromatica. Sapodo e terroso il Barolo Serralunga ’06.
Barolo Martgheria ’06 – Due bicchieri
Barbera d’Alba ’08 – Due bicchieri
Barolo Bagutti ’06 – Due bicchieri
Barolo Serralunga ’06 – Due bicchieri
Dolcetto d’Alba Meriame ’09 – Due bicchieri
Langhe Rosso Grappoli ’08 – Due bicchieri
Moscato d’Asti Grappoli ’09 – Due bicchieri
Roero Arneis Grappoli ’09 – Un bicchiere
Gambero Rosso – Vini d’Italia 2010
Nel delizioso scenario delle colline di Serralunga trova felice coniugazione professionale, tra attività agrituristica e produzione di vinom questa piccola realtà a conduzione familiare, di cui abbiamo più volte riscontrato i progressi ottenuti nel percorso verso l’alta qualità. Sicuramente il valore del terroir a disposizione rappresenta una peculiarità basilare per l’impalcatura stilistica, vigorosa ed elegante allo stesso tempo, dei vini assaggiati, che, in questo caso, si accompagnano ad una particolare sensibilità di vinificazione.
Il Barolo Margheira ’05 è intenso ed etereo, con china, tabacco, e genziana che emergono da una base di frutti di bosco; la bocca è grande, succosa e piena, appena asciugata da tannini di grande finezza ed eleganza, con una limpida progressione che porta ad un lungo finale intenso nei profumi ma ha pregevole complessità, finezza e armonia che si sviluppano su note tenui di genziana, fiori secchi, tabacco e terra: la bocca è viva, succosa, dalla lineare progressione tannica sino ad un ginale lungo che esprime al meglio una grande tradizione. Decisamente valido anche il meno articolato Barolo Serralunga ’05. Potente ma non molto complessa al naso la Barbera ’07.
Barolo Margheria ’05 – Tre Bicchieri;
Barolo Gabutti ’05 – Due Bicchieri;
Barolo Serralunga ’05 – Due Bicchieri;
Dolcetto d’Alba Meriame ’08 – Due Bicchieri;
Barbera d’Alba ’07 – Due Bicchieri;
Moscato d’Asti Grappoli ’08 – Un Bicchiere;
Primi Grappoli ’07 – Un Bicchiere;
Gambero Rosso – Vini d’Italia 2009
BAROLO GABUTTI CRU 2004
Il naso, molto giovane, è ancora molto fermo sul frutto, ciliegia soprattutto, con una sensazione di fondo di geranio e di incenso, quest’ultimo probabilmente dovuto al legno. In bocca l’evidente giovinezza non va però a discapito della piacevolezza, grazie soprattutto alla buona maturità del tannino che non asciuga sul finale. Acidità ben espressa che permette al vino di distendersi con agilità.
Gambero Rosso – Vini d’Italia 2008
Due sono le novità principali in casa di Franco Boasso. La prima riguarda l’apertura dell’agriturismo “I Grappoli”, una cascina ristrutturata con garbo e dotta di quattro camere accoglienti. La seconda è rappresentata dal ritorno dei due Barolo in degustazione, dopo la pausa imposta dal nefasto millesimo 2002. A dare manforte a Franco, in azienda troviamo la moglie Marina ed i figli Claudio ed Ezio.
Passando ai vini, hanno primeggiato, come era facile aspettarsi, i due Baroli. Il Gabutti si avvale di una lunga maturazione (30 mesi in grandi botti di rovere), che lo rende particolarmente complesso e ricco sia al naso – nuance di tabacco, cuoio, violetta-sia in bocca, dove denota profondità notevole. Il Serralunga – affinato 36 mesi in legno da 25 ettolitri – dimostra di possedere notevole stoffa grazie a piacevoli profumi fruttati ed a un tannino ben modulato. Non hanno deluso il succoso dolcetto Meriame ed il Grappoli Red (nebbiolo, barbera e merlot). Un gradino sotto il Grappoli White (Chardonnay in purezza) e la Barbera 2006.
Barolo Gabutti 2003 – Due Bicchieri;
Barolo Serralunga 2003 – Due Bicchieri;
Dolcetto d’Alba Meriame 2006 – Due Bicchieri;
Grappoli Red – Due Bicchieri;
Barbera d’Alba 2006 – Un Bicchiere;
Grappoli White – Un Bicchiere.
Gambero Rosso – Vini d’Italia 2007
Fronco Boasso, con il valido aiuto della moglie Marina e dei figli Claudio ed Ezio, lavora le uve provenienti dai 5 ettari e mezzo di proprietà situati in posizioni vocate nel comune di serralunga, con una produzione media annua di circa 30mila bottiglie. Mancano all’appello quest’anno i Barolo, complice l’infausta vendemmia del 2002, ma ci si può ampiamente consolare con il resto della produzione, caratterizzata dalla proposta di due nuovi interessanti vini da tavola del 2005: il Grappoli White e il Grappoli Red, che portano lo stesso nome dell’agriturismo situato a pochi metri dalla cantina.
Il Grappoli White è uno Chardonnay in purezza dal colore giallo paglierino scarico, dai profumi di mela e agrumi, dal gusto fresco e sapido segnato da una gradevole acidità. Il Grappoli Red è il frutto dell’unione di nebbiolo (50%), barbera (40%) e merlot. Il Nebbiolo apporta profumi di rosa e viola, gran corredo tannico e note gustative di caffè e liquirizia, la fruttata barbera si segnala per i i sentori speziati e per l’acidità, il merlot dona eleganza e morbidezza. Due bicchiere meritati per entrambi i Grappoli. E stesso riconoscimento anche per gli altri due vini proposti dai Boasso. La Barbera 2005, affinata in botte, ha colore violaceo cupo, suadenti profumi di frutti rossi e spezie, gusto setoso ed elegante. Il Dolcetto Meriame 2005 è fruttato e vinoso, ricco in tannini e di buona persistenza gustativa.
Barbera d’Alba 2005 – due bicchieri (4);
Dolcetto d’Alba Meriame 2005 – due bicchieri (4);
Grappoli Red – due bicchieri (5);
Grappoli White – un bicchiere (3).
Gambero Rosso – Vini d’Italia 2006
Dalla cascina della Famiglia Boasso, sita in borgata Gabutti, si gode una vista magnifica non soltanto del borgo di Serralunga e del castello di castiglion Falletto, ma anche un ampio cerchio di colline vitate, tra le più vocate dell’intero comprensorio del Barolo. Franco BOASSO con l’aiuto dei figli Claudio ed Ezio, coltiva nei 6 etteri di proprietà (in tutto 25 mila bottiglie) i tre vitigli che hanno reso celebri le Langhe: dolcetto, barbera e, su tutti, nebbiolo. Quest’anno abbiamo assaggiato un Barolo Gabutti 2001 (5.500 bottiglie) dalla veste cromatica non molto carica e naso ricco di sfumature di lampone; in bocca è denso, ben equilibrato ed esprime un tannino morbido. Il Barolo Serralunga (un gruppo di produttori ha deciso di dare il nome del comune al proprio Barolo base) è prodotto in 4.500 bottiglie e ha colore granata vino; al naso esprime note di frutta matura, quasi sotto spirito, mentre in bocca è caldo e vivido, con ritorno del frutto in finale di palato. La Barbera 2004 dona al naso le classiche sensazioni di ciliegia; in bocca ha una scorrevolezza con un finale caratterizzato da sentori di amarena. Il Dolcetto Meriame 2004 (5.000 bottiglie) è scurissimo nella veste visiva, molto vinoso e fruttato al naso con evidenti note di mandorla e fragola; in bocca rivela un’ottima bevibilità, é fragrante, godibile e semplice, ma non banale.
Barolo Serralunga 2001 – due bicchieri;
Barolo Gabutti 2001 – due bicchieri;
Barbera d’Alba 2004 – un bicchiere;
Dolcetto d’Alba Meriame 2004 – due bicchieri.
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